Galati 2:20

Versetti 20-21

Qui, nella sua persona, l'apostolo descrive la vita spirituale o nascosta del credente. Il vecchio uomo è crocifisso, Rom 6:6, ma l'uomo nuovo è vivente; il peccato è mortificato e la grazia è vivificata. Ha i conforti e i trionfi della grazia, ma questa grazia non viene da lui stesso, bensì da un altro. I credenti si vedono vivere in uno stato di dipendenza da Cristo. Per questo, pur vivendo nella carne, non vive secondo la carne. Chi ha vera fede, vive di fede; e la fede si basa sul fatto che Cristo ha dato se stesso per noi. Mi ha amato e ha dato se stesso per me. Come se l'apostolo dicesse: "Il Signore mi ha visto fuggire sempre più da lui". La mia volontà e il mio intelletto erano così malvagi, sbagliati e ignoranti che non era possibile riscattarmi con altri mezzi se non con un tale prezzo. Considerate bene questo prezzo. Qui si nota la falsa fede di molti. La loro professione è di conseguenza: hanno la forma della pietà senza la potenza di essa. Pensano di credere bene agli articoli di fede, ma si ingannano. Credere in Cristo crocifisso, infatti, non significa solo credere che egli è stato crocifisso, ma anche credere che io sono crocifisso con lui. E questo è conoscere Cristo crocifisso. Così impariamo qual è la natura della grazia. La grazia di Dio non può stare insieme ai meriti dell'uomo. La grazia non è tale se non è data gratuitamente in ogni modo. Quanto più semplicemente il credente si affida a Cristo per ogni cosa, tanto più devotamente cammina davanti a Lui in tutte le sue ordinanze e comandamenti. Cristo vive e regna in lui, ed egli vive qui sulla terra grazie alla fede nel Figlio di Dio, che opera l'amore, provoca l'obbedienza e trasforma nella sua immagine santa. Così non abusa della grazia di Dio, né la rende vana.

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